Serate danzanti, cocktail di benvenuto, pensione completa e servizio spiaggia: ai soggiorni marini della Ruga non manca niente.
L’appuntamento annuale con il mare ha una lunga tradizione, che nasce praticamente insieme all’associazione. Ma il primo soggiorno marino, nell’agosto 1976, è pionieristico.
Si alloggia in un’ala della Colonia 12 Stelle di Cesenatico. Di qua gli anziani, di là i bambini. Allora gli hotel non prendono ancora i gruppi e il contatto arriva grazie all’Odar – Opera Diocesana Assistenza Religiosa di Don Silvio Bartolomedi.
Si parte in una cinquantina da Oltrisarco, per molti è la prima volta al mare. Vengono occupate tutte le stanze, perlopiù quadruple senza bagno. La cosa non scoraggia i vacanzieri: c’è chi si porta il tappetino da casa e gli stracci per pulire, chi il fornelletto e la moka per un caffè per due chiacchiere in stanza. Altri allestiscono un piccolo tavolino-altare in fondo al corridoio, ci portano fiori freschi ogni giorno. Per le pulizie bisogna organizzarsi con i turni, ma non è un problema: tutti li rispettano, solleciti e puntuali. Il cibo è quello della mensa della colonia, servito in refettorio. Ma prima tocca all’ala dei bambini: è ancora vivo il ricordo di certi risotti scotti e lunghi.
Per tutti era un’avventura, un’esperienza nuova da assaporare, ma anche un momento di verifica del clima costruito in tanti incontri a Oltrisarco.
Maria Grazia Zanetti
E a ripensarci oggi, quando ormai da decenni ai soggiorni marini della Ruga si gode di pensione completa in stanze con tutti i comfort, quei risotti fanno sorridere. Allora nessuna signora indossa costumi da bagno, solo vestagliette. Per mettere i piedi al fresco, gli uomini si arrotolano i pantaloni e via. E in spiaggia niente sdraio e ombrelloni, giusto un tettuccio di vimini poggiato su quattro pali. Qualche sedia pieghevole. È tutto un po’ spartano, insomma, oggi si direbbe basic. Eppure, l’anno dopo tutti non vedono l’ora di tornare.
Il viaggio in pullman è volato tra canti e barzellette, col signor Gino Zanetti che ha fatto l’animatore e il signor Elio Frisanco che ha preso appunti per le sue divertenti vignette. Sarà bello ritrovarle nella strenna estiva del mare, con i ricordi dei tornei di birra e bocce, le tombole, i giochi di carte, la gita in barca (amatissima), all’Italia in miniatura, a Ravenna e San Marino. E le zanzare che danno il tormento! Al mare si scherza e si chiacchiera. Ogni giorno c’è un rituale speciale: immersa nell’acqua, a pochi metri dalla spiaggia, c’è la candida statua di una Madonna su una colonna. Il gruppo la battezza Madonnina del mare. Ogni sera si va sulla battigia e si canta una canzone dedicata a Maria, davanti al tramonto. Il saluto alla Madonnina del mare è un momento speciale, che rimane per sempre nei ricordi.
(…) la più schietta allegria si scatena, tanto da sbalordire gli estranei alla nostra compagnia.
dal Diario di Enrica, Strenna estiva, Cesenatico 1978
Le risate fatte è impossibile descriverle.
Antonio, dalla pubblicazione Vent’anni insieme 1976-1996, p. 62
Il soggiorno alla Colonia 12 Stelle diventa subito un appuntamento annuale fisso d’estate, si è costretti a fare due turni, arrivano fino a 130 persone all’anno. Già dalla seconda stagione compaiono costumi, calzoncini e infradito e ci si attrezza meglio per la spiaggia.
L’organizzazione migliora e si professionalizza ogni volta. Ma quando, dopo quasi quindici anni, si riesce finalmente ad andare in albergo, in molti rimpiangono l’accoglienza umile e informale della Colonia 12 Stelle. Certo, bisognava un po’ arrangiarsi, ma era una semplicità che faceva sentire liberi di divertirsi e stare bene insieme