Un tempo si chiamava cucina povera, oggi può essere un modo per guardare al cibo riscoprendone un approccio etico. Non sprecare era una regola fondamentale per le famiglie e le comunità, un modo per onorare il lavoro di chi lo preparava e di chi il pane se lo guadagnava duramente.
Questa ricetta l’ho avuta dalla mia mamma e risale a 60 anni fa. Fa parte della cucina povera ma non ha nulla da invidiare a molte delle pietanze e comunque può essere un ottimo piatto da presentare a chi non mangia la carne e soprattutto è una buona occasione per riciclare gli avanzi di pane.
Elvira Lazzara, dal libro Il gusto delle donne, 1994
Ricetta originaria della Sicilia
INGREDIENTI
- mollica di pane raffermo (meglio se di Altamura)
- 1 tazza di latte
- un pugno di formaggio grana o pecorino grattugiato
- un po’ di prezzemolo
- 1 cipolla tritata
- 1 specchio d’aglio tritato
- qualche foglia di menta fresca
- 1 uovo intero
- olio extravergine di oliva per cuocere
PREPARAZIONE
Mettete la mollica in ammollo nel latte, poi strizzatela bene ed impastatela con tutti gli altri ingredienti
Data all’impasto la forma delle polpette.
Soffriggete nell’olio extravergine di oliva solo per dorarle un po’.
Si possono gustare così, oppure si possono continuare a far cuocere per un’oretta in un sughetto di pomodoro leggero. Sono più buone se preparate il giorno prima
Fateci sapere se le avete provate.
Ricordiamo che queste ricette sono state tratte dal libro Il gusto delle donne e per onorare chi ce le ha tramandate sono state trascritte il più fedelmente possibile.