L’autunno è associato ai primi freddi e al periodo in cui si cerca volentieri conforto in un piatto caldo. Ecco una ricetta dal sapore contadino, quando le stagioni e le pietanze della tradizione suggerivano come prepararsi al cambiamento dei ritmi del clima e della terra. Periodi di cambiamenti sempre ben accetti, per spezzare la monotonia di giornate sempre uguali.
Nel mondo contadino della pianura padana questo era e rimane un tipico piatto dei giorni di festa, soprattutto quando è il tempo della macellazione dei maiali. Questa ricetta mi è stata tramandata dai nonni e a mia volta l’ho passata ai miei figli e nipoti.
Lucia Brisighella, dal libro Il gusto delle donne, 1994
Ricetta originaria del Mantovano
INGREDIENTI
- 1 bicchiere di riso tipo vialone nano
- 1 salamella mantovana
- 1 bicchiere d’acqua (uno per ogni bicchiere di riso – se si aumentano le dosi)
- 1 dado da brodo se volete
- 1 pugno di formaggio grana
PREPARAZIONE
Fate rosolare la salamella con olio o burro assieme alla cipolla. II tutto deve risultare abbastanza croccante.
A parte fate bollire l’acqua con il sale o con il dado, quindi aggiungete il riso e lasciate cuocere per 12 minuti circa, finché l’acqua non si sarà del tutto riassorbita.
Coprite il riso con un panno per circa 3 minuti. Togliete il panno ed aggiungete il condimento e abbondate con il formaggio grattugiato.
Non avete voglia di scaldarvi le mani attorno ad una ciotola di riso fumante, mentre fuori dalla finestra il buio delle giornate corte oramai raffresca l’aria?
Ricordiamo che queste ricette sono state tratte dal libro Il gusto delle donne e per onorare chi ce le ha tramandate sono state trascritte il più fedelmente possibile.