Autore: Ketty Parente

Pregi e difetti dell’essere anziani

Una riflessione di gruppo - L'esperienza della Ruga

In un mondo che invecchia suo malgrado, che non vuole rinunciare alla giovinezza, ci chiediamo: non è dunque più importante come scegli di vivere la tua vita? Come dargli un significato, invece di viverla solo come un declino inevitabile dell’essere umano?

Incontro un gruppo di soci della Ruga, a distanza, come ormai da molti mesi a questa parte, eppure il loro calore, la loro partecipazione buca lo schermo del mio computer e arriva a scaldare il mio angolo di lavoro. Io sono a Bologna, loro a Bolzano e questa distanza sembra sfumare durante ogni incontro. Abbiamo parlato di moltissime cose durante il percorso sulla comunicazione e vorrei lasciarne una traccia più diretta in questo post, affrontando uno dei temi emersi dai nostri colloqui: invecchiare ieri o oggi.

Uno degli argomenti di cui abbiamo parlato è essere anziani nel cambiamento della società, nell’era delle relazioni differite in APP di messaggistica, di rimandare l’età della pensione, come se essere vecchi dipendesse solo dall’età anagrafica e come se una volta usciti dal mondo del lavoro, la vita di un individuo finisse. È forse per questo che vogliamo restare sempre giovani e cerchiamo di rimandarla il più possibile? Conosciamo la vecchiaia? La temiamo? La capiamo? Quali sono i pregiudizi che la riguardano?

Ho intervistato alcuni membri del Club La Ruga, perché loro da oltre 50 anni hanno abbracciato nella loro filosofia di volontariato un modo diverso di considerare questa fase della vita, quella che un tempo si chiamava terza età e che ora forse oggi non esiste più.

Ho chiesto loro di raccontarci il loro punto di vista sull’essere anziani, come affrontano le giornate, che rapporto hanno con il loro corpo, come considerano questo periodo della loro vita, nella loro esperienza personale e collettiva.

Come vorreste essere definiti e considerati?

Silvana, Luisa, Maria Grazia Come un gruppo di persone che cercano di vivere insieme momenti sereni di condivisione e allegria. Capaci di dare il proprio tempo agli altri e contenti di farlo, non una zavorra della società come spesso vengono percepiti i pensionati.

Quirino, Carlo Visti per quello che facciamo, attraverso il lavoro concreto qui alla Ruga. Fatti oggettivi. Siamo persone che hanno tanta voglia di fare e cerchiamo di renderci autonomi il più possibile nella gestione e nella manutenzione degli spazi e delle iniziative che promuoviamo.

C’è un consiglio che potreste dare per affrontare bene la terza età?

Silvana Essere sempre di buon umore anche quando la solitudine pesa, affrontando le giornate una alla volta, senza lasciarsi travolgere dai pensieri e dalla malinconia, ma pensando a ciò che di buono la giornata può offrire pur con tutti i limiti che l’età pone.

Patrizia, Carlo, Luisa Direi di non chiedere troppo a noi stessi, cercare di stare il più possibile con gli altri, in una parola, socializzare, non chiudersi. Di non isolarsi, di cercare persone con cui condividere e fare una chiacchierata, passare qualche ora del pomeriggio e cercare di mantenersi attivi.

Quirino Cercare di essere il più possibile sereni, senza lasciarsi prendere dall’ansia evitando la solitudine per non lasciarsi sopraffare dalle problematiche di salute e non relative all’età.

Qual è secondo voi il segreto di una vita piena, felice, significativa?

Tina Abbandonare l’egoismo. È il male maggiore per me. Siamo più egoisti di quanto pensiamo o vogliamo raccontarci. Diventando anziani i nostri difetti si accentuano, non sempre ce ne rendiamo conto e la convivenza si fa difficile, rendersi conto di questo è importante, per questo dico di abbandonare l’egoismo, se vogliamo vivere una vita serena, con noi stessi e con gli altri.

Carlo Una vita felice è una vita insieme ai propri cari e alla propria famiglia, ma anche mantenere una salda rete di amicizie e contatti. Rendersi conto di aver seminato qualcosa di buono, guardando le azioni dei propri figli e nipoti, rendersi conto di aver lasciato un segno positivo e di aver donato loro amore e felicità.

Silvana Essere il più possibile attivi, avere sempre voglia di muoversi, di stare con gli altri, dedicando tempo ed energie per il bene altrui.

Patrizia Coltivare sempre un interesse, essere curiosi e apprezzare anche le piccole cose, i sorrisi, la natura e la bellezza che c’è in ogni persona.

Otto consigli per chi è vecchio o per chi lo diventerà

  • Cerca altri, cerca la compagnia
  • Interessati a quello che succede intorno
  • Mantieniti attivo, cura le tue passioni
  • Continua ad avere degli obiettivi e dei sogni non è detto che non si realizzino
  • Non chiuderti in casa
  • Mettiti a disposizioni degli altri e fallo con un sorriso
  • Sii propositivo, vanno bene anche in piccole cose
  • Accetta il cambiamento del tempo sia del corpo che della mente con serenità

Forse penserete che sono troppo ottimisti, forse lo sono, ma è perché sanno quanto sia pericolosa la sola fragilità dell’essere anziano e dell’essere isolati dentro giornate apparentemente tutte uguali e senza scopo. Non sono perfetti, ma sanno dare valore alla condivisione, differenze, pregi e difetti, tutto compreso.

Ho chiesto loro di invitare le persone a conoscerli, di unirsi a loro come soci del Club, in uno slogan, una frase, una riflessione per entrare a far parte della Ruga e partecipare attivamente a questa fase della vita, ho scelto queste parole.

Vieni alla Ruga, siamo già in tanti, manchi solo tu.

Quirino

Se siete di Bolzano e dintorni, qualsiasi sia la vostra età anagrafica, andate a conoscerli, io l’ho fatto ed è stata un’esperienza meravigliosa.